TERAMO – E’ stata una donna a uccidere Carmine De Luca. O, almeno, che si tratti di una donna lo crede la procura di Teramo che in appena quattro settimane ha dato una soluzione al giallo di Torricella. E’ una ventunenne dominicana, F.B.M., fermata dai carabinieri ieri sera nel quartiere di Sampierdarena, a Genova. Ad incastrarla il Dna, lo stesso che i Ris dei carabinieri hanno estratto dalle macchie di sangue trovate sul pavimento della cucina dell’abitazione di Piano Grande dove l’uomo è stato ucciso. La donna ha provato a sfuggire all’arresto dei militari: quando è stata portata nella caserma di Forte San Giuliano per la fotosegnalazione, si è lanciata da una finestra. Si è fratturata una gamba e si è procurata una lesione a un polmone, è ricoverata in ospedale ma le sue condizioni non sono preoccupanti. Nel rocambolesco tentativo di fuga è stato coinvolto anche un carabiniere che è rimasto leggermente ferito. Domattina la procura di Teramo terrà una conferenza stampa nella caserma Porrani di piazza del Carmine per illustrare i dettagli della svolta nelle indagini. Tecnicamente la giovanissima dominicana è stata bloccata perchè clandestina, in attesa di verificare la corrispondenza del suo Dna con quello in possesso degli investigatori: una risposta che è arrivata nel pomeriggio di oggi, e sarebbe inconfutabile, a confermare i sospetti che su di lei si nutrivano. La corrispondenza tra i "loci" rientrerebbe nella compatibilità stabilita. Dunque, il sostituto procuratore Davide Rosati che ha coordinato le indagini dei carabinieri del Reparto operativo diretti dal capitano Nazario Giuliani, ha notificato alla donna il provvedimento di fermo di polizia giudiziaria per omicidio volontario. Come si è arrivati a lei? Era sospettata da molti giorni, conoscendone gli investigatori i rapporti di frequentazione che intratteneva da tempo con De Luca. Un’amante giovane, molto giovane per l’ex imprenditore, e forse molto attaccata ai soldi. Forse l’uomo aveva un debito con lei e la discussione potrebbe essere scoppiata su questo argomento o forse la straniera sapeva della grossa cifra in ballo per via dell’assicurazione che aveva risarcito l’incidente in cui era capitato il figlio della ex convivente di De Luca. Sta di fatto che al’indomani del delitto F.B.M. si era allontanata dalla zona e questo aveva acuito i sospetti dei carabinieri che l’hanno tenuta sotto controllo a distanza per evitare che facesse perdere le sue tracce. Il risultato dell’indagine in poco tempo risulta ancora più importante se si considera che il cadavere dell’uomo, in avanzato stato di decomposizione, era stato rinvenuto almeno una settimana dopo il delitto e che il medico legale era riuscito con grande difficoltà a trovare le flebili tracce delle coltellate sul corpo quasi saponificato della vittima. Insomma, un caso che aveva rischiato di passare per una morte naturale con la posibilità che l’assassina potesse farla franca.